Si tiene nei primi giorni del mese di agosto. Il piccolo santuario, dedicato alla Madonna della Neve, è raggiungibile a piedi lungo un sentiero ai lati del quale una serie di cappelle illustra i Misteri del Rosario. Da centinaia di anni si ripete un rito che affonda le sue origini nei tempi in cui il piccolo abitato che dà il nome al grazioso specchio d'acqua (quel "vago Eupili mio" cantato dal Parini, esaltato da Stendhal e immortalato da Segantini) era posizionato sulla direttrice denominata "Via della Seta", che da Como si snodava ai piedi del Triangolo Lariano fino a Lecco, poi su verso la Valtellina fino a raggiungere, attraverso i valichi alpini, le terre d'Oriente. Dalla tradizione cinese derivano i cosiddetti "lumit" e "balunìtt": i primi sono piccole tavole di legno, avvolte da carta colorata con lumini di cera, accesi e collocati sulla superficie del lago all'imbrunire. I secondi sono palloncini di carta crespa colorata, con all'interno un lumino acceso, appesi tra le vie del paese. www.comune.pusiano.it